Qual è il momento più prezioso della vendita in cantina? Molti direbbero che è quando, dopo la degustazione, il cliente si fida del prodotto e decide di acquistarlo subito, senza indugi. Quell’atto di acquisto è puro, rapido, totalmente privo di frizioni. Per le aziende beverage che puntano sul Direct to Consumer (D2C), la sfida è replicare questa fiducia e fluidità nell’ambiente digitale nei carrelli online.
L’eccellenza di un vino, di un distillato o di una birra non può scontrarsi con un processo online lento o confuso. L’esperienza dell’utente (UX) deve garantire che la transizione dall’emozione (il desiderio) all’azione (l’acquisto) sia immediata. L’obiettivo è far agire l’intuito del cliente e naturalizzare il processo d’acquisto su e-commerce, così semplificando la vendita e trasformando l’interesse in una vendita istantanea.
Semplificare il checkout dei carrelli online per naturalizzare l'acquisto
Cosa succederebbe se un cliente già conquistato tramite la degustazione perdesse il suo obiettivo d’acquisto una volta arrivato alla cassa?
La stessa cosa che accade in un negozio digitale: nel settore beverage, è indispensabile poter dare la possibilità a tutti i clienti provenienti da tutto il mondo di acquistare le tue bottiglie. E non solo: la semplicità di navigazione deve essere ugualmente fluida tanto per il cliente italiano, quanto per quello finlandese: l’ideologia “se vuole comprare, si deve impegnare anche lui” nel mercato globale non è più vincente, perchè i clienti di tutto il mondo sono abituati alla stessa elementarità d’acquisto.
Prendere con superficialità le opportunità derivanti dall’estero può portare a perdite quasi totalità dei carrelli. Infatti, secondo la media degli studi di settore sull’e-commerce, i dati indicano che circa il 70% dei carrelli online viene abbandonato prima del completamento dell’acquisto.
Per naturalizzare l’acquisto e cogliere tutte le opportunità disponibili è consigliabile semplificare e dividere l’operazione in pochi passaggi visibili e di utilizzare soluzioni come il Digital Wallet, strumento che memorizza i dati di pagamento e velocizza drasticamente la transazione, e i Click to Pay, i metodi di pagamento online che permettono di effettuare acquisti in modo rapido e sicuro senza dover inserire manualmente i dati della carta ad ogni transazione (come Google Pay e Apple Pay).
Semplificare la navigazione
Un utente digitale che approda su un e-commerce si aspetta chiarezza e immediatezza a partire dal sito istituzionale: un menu ben visibile, sezioni ordinate e una semplicità figurativa. La scelta dell’icona del carrello, ad esempio, deve essere standardizzata, poiché un’eccessiva personalizzazione ne comprometterebbe il riconoscimento immediato e la posizione deve essere intuitiva.
Fondamentale è anche la gerarchia visiva dei testi: un titolo in grassetto cattura l’attenzione, così come, evidenziare la dicitura “spedizione gratuita” in grassetto e in un colore che risalti rispetto alla palette aziendale deve avere una prevalenza visiva rispetto al prezzo.
Inoltre, per evitare che l’utente desista, è necessario offrire la possibilità di acquistare senza obbligo di registrazione, poiché questo passaggio è spesso percepito come una barriera e una perdita di tempo.
Infine, è imprescindibile garantire la navigazione in almeno lingua inglese. Per i clienti provenienti da specifiche aree del mondo, si raccomanda vivamente di localizzare il contenuto: una comprensione linguistica immediata migliora notevolmente l’esperienza e l’engagement. Attenzione: affidarsi a plug-in di traduzione automatica può compromettere la qualità della traduzione e può trasmettere superficialità e non affidabilità.
La trasparenza diventa autorevolezza
La fiducia del cliente si fonda anche sulla certezza del prezzo. Il negozio online deve affrontare la complessità dei costi logistici (variabili per peso, tasso alcolico e destinazione) che potrebbero rappresentare una causa di abbandono del carrello. È essenziale stabilire una trasparenza totale: esporre immediatamente nel riepilogo il costo finale definitivo, inclusivo di ogni spesa (spedizione, IVA, accise e oneri doganali).
Questa chiarezza sul prezzo dimostra onestà operativa, elemento fondamentale che, secondo i principi della psicologia della persuasione, stabilisce la credibilità e l’affidabilità del venditore.
Fornire calcoli definitivi per le imposte internazionali non è solo un dettaglio tecnico, ma un atto di autorevolezza che previene le perdite economiche e fortifica la relazione di fiducia con il cliente.
La performance del sito al servizio della vendita nei carrelli online
L’e-commerce deve operare con la massima efficienza da tutti i tipi di dispositivi. É importante non trascurare la visualizzazione da tablet e soprattutto smartphone, dai quali i clienti acquistano sempre più spesso.
É spesso utile l’installazione di plug-in, di solito gratuiti, che informano il proprietario del sito sui numeri di navigazione e sui dispositivi utilizzati dagli utenti per visitare la pagina. Altri comunicano anche la provenienza degli utenti e il numero dei carrelli abbandonati.
Sono indici essenziali per migliorare e adattare il sito per le esigenze reali e concrete degli utenti online. E non sono gli unici. Infatti, la performance del sito, su tutti i dispositivi, è un fattore di conversione diretto, ad esempio anche un ritardo nel caricamento delle pagine può causare una caduta delle vendite.
L’esperienza deve essere perfetta: caricamento immediato, elementi facili e non superflui, navigazione intuitiva. La velocità e la fluidità, misurate da parametri come i Core Web Vitals di Google, non sono solo un requisito tecnico, ma un riflesso diretto della professionalità del brand.
