La famiglia Marzotto investe in Direct from Italy: una visione comune per l’innovazione nel settore vinicolo

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Giulia Scatto

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Treviso, 5 maggio 2025 – L’investimento della Famiglia Marzotto in Direct from Italy segna l’inizio di una nuova fase di crescita e innovazione nella vendita diretta di vini, distillati e birre. Con una visione condivisa e una forte attenzione alla compliance internazionale, Direct from Italy si prepara a consolidare il proprio ruolo di riferimento per il commercio diretto del settore vinicolo italiano verso l’estero.

Un percorso nato dalla resilienza, ora pronto a scalare

Con l’ingresso di Marvit Srl, holding del ramo della famiglia Marzotto guidato da Stefano Marzotto, Direct from Italy apre un nuovo capitolo della sua storia, puntando a consolidare la propria leadership nella fornitura di soluzioni per la vendita diretta, autonoma e conforme di vini, distillati e birre verso l’estero. L’obiettivo è offrire ai produttori uno strumento che consenta loro di sviluppare in autonomia il proprio canale direct-to-consumer (D2C), semplificando la gestione della complessità normativa internazionale e garantendone piena conformità.

Per Denis Andolfo, co-fondatore e amministratore di Direct from Italy, il termine che meglio descrive questo momento è “responsabilità”: responsabilità per un investimento così importante, ma soprattutto verso i clienti. “È fondamentale che i produttori italiani comprendano l’importanza di operare sempre nel pieno rispetto delle normative vigenti, superando vecchie abitudini e approcci ormai superati”, afferma Denis.

Quando Denis e il suo socio Francesco Prizzon fondarono Direct from Italy nel 2019, il progetto nasceva con l’idea di avvicinare le cantine ai clienti finali. Nessuno avrebbe potuto immaginare allora l’impatto della pandemia, che ha reso ancora più evidente il bisogno di nuovi strumenti per il settore. “Il Covid è stato un momento difficile”, ricorda Denis, “ma abbiamo subito reagito, dando alle cantine un sistema per continuare a vendere anche a distanza.”

A questa sfida se n’è aggiunta presto un’altra: l’introduzione della normativa OSS in Europa, che ha completamente modificato il modo di gestire la compliance fiscale per le vendite internazionali. “Abbiamo dovuto ripensare da zero tutti i processi”, sottolinea Denis, “perché il nuovo quadro normativo richiedeva soluzioni radicalmente diverse rispetto al passato.”

Molti produttori e rivenditori, purtroppo, sono rimasti ancorati a modalità operative ormai superate, inconsapevoli dei rischi concreti a cui si espongono. È fondamentale oggi informarsi, aggiornare il proprio approccio e adottare strumenti che permettano di vendere all’estero in maniera conforme e sicura. Le pratiche del D2C non sono le stesse usate per il B2B.

La tempestività è stata la nostra forza”, continua Denis, “e grazie a essa, nel 2022, siamo riusciti a lanciare il software per la vendita diretta in autonomia verso privati all’estero, oggi il più conosciuto in Italia.”

Francesco Prizzon e Denis Andolfo, i due co-founder

Una partnership strategica per innovare l’enoturismo e l’export

Il legame con la famiglia Marzotto nasce sul campo, quando hanno deciso di adottare per le loro diverse tenute la tecnologia di Direct from Italy. Da lì, una visione condivisa ha reso naturale pensare a una partnership strategica. “Avere accanto un nome come Marzotto significa dare un segnale forte a tutto il comparto vinicolo”, spiega Denis. “Non è più solo una cantina a scegliere di innovare nel rispetto delle regole, ma uno dei player più prestigiosi a promuovere un cambiamento culturale nel settore.”

Guardando al panorama del vino e dell’enoturismo, Denis individua un potenziale ancora ampiamente inesplorato. “L’attività enoturistica non deve essere vista come un punto di arrivo, ma come l’inizio di un ciclo virtuoso”, racconta. L’obiettivo è creare un’esperienza che accompagni il cliente anche dopo la visita in cantina, attraverso servizi vendita a distanza (in loco o online) semplici e accessibili, rispondendo alle aspettative di un pubblico sempre più internazionale.

Questa visione è alla base del lavoro fatto su D2C Customs, il software proprietario di Direct from Italy, che trasforma la complessità normativa in semplicità operativa. “Abbiamo dedicato anni ad analizzare ogni singola legge e a costruire un sistema che, dietro un’interfaccia intuitiva, gestisce tutta la complessità doganale e fiscale”, spiega Denis. L’obiettivo è offrire alle cantine la libertà di gestire in autonomia il rapporto con i propri clienti privati, semplificando ogni aspetto burocratico senza introdurre complessità operative né interferire con il loro lavoro quotidiano.

Il futuro di Direct from Italy guarda ora oltre i confini nazionali. “Vogliamo essere sempre al fianco delle cantine italiane, ma anche portare il nostro modello in altri paesi vitivinicoli europei”, afferma Denis. E a chi si sta chiedendo se sia il momento giusto per iniziare a vendere direttamente all’estero, Denis lancia un messaggio semplice e deciso: “Fatelo! Fatelo il prima possibile. Ma fatelo in maniera corretta.”

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