L’introduzione dell’AI nei controlli doganali segna un punto di svolta: ogni vendita a distanza (ossia quando un ordine viene spedito) di bevande alcoliche viene analizzata con una precisione mai vista prima.
Per chi vende direttamente all’estero, questo significa che errori o documenti incompleti non passano più inosservati e possono trasformarsi in sanzioni o in blocco di merci.
Dogana USA, tolleranza zero
Vendere prodotti alcolici direttamente ai consumatori finali di tutto il mondo è un’opportunità importante per i produttori e per gli operatori nel settore del beverage, ma comporta anche una serie di responsabilità.
Negli Stati Uniti la Dogana e Protezione delle Frontiere utilizza sistemi di intelligenza artificiale per analizzare i carichi in arrivo, leggere immagini a raggi X e rilevare anomalie nei veicoli. Questi strumenti aiutano il personale a selezionare più facilmente i carichi sospetti o con documenti incompleti.
Significa che una spedizione con dati non corretti ha una probabilità molto più alta di essere fermata e controllata. Non è automatico che scatti una multa, ma l’errore viene quasi sicuramente individuato, aumentando il rischio per le esportazioni in USA.
É evidente la necessità di fare ancora più attenzione agli Stati Uniti, dove la guerra politica ed economica contro l’Europa è già iniziata con l’aumento dei dazi.
La digitalizzazione europea
Anche in Europa le dogane stanno adottando strumenti di intelligenza artificiale per rafforzare i controlli e per rendere più fluido il commercio internazionale. Consorzi come CustomAI sviluppano strumenti avanzati che permettono di anticipare i rischi attraverso l’analisi dei dati interni e delle dichiarazioni doganali multilingua, così da sottoporre a ispezione i carichi che risultano più sospetti.
Il sistema si articola in più elementi, tra cui i più rilevanti per il settore del beverage sono i raggi X intelligenti e modelli multimodali di apprendimento continuo che analizzano immagini radiografiche e visive aggiornate con nuovi campioni di rischio.
A completare il quadro, l’uso della blockchain garantisce la tracciabilità della supply chain e la condivisione sicura dei dati.
Per chi esporta bevande alcoliche, questo significa che errori che un tempo sarebbero passati inosservati ora possono avere conseguenze reali: blocco delle merci, ritardi e possibili sanzioni.
Rischio o opportunità?
Il cambiamento è epocale: l’Intelligenza Artificiale non sostituisce del tutto l’intervento umano, ma rende le dogane più precise e selettive. Errori nei dati, anche piccoli, vengono evidenziati e richiedono intervento: la tolleranza degli operatori si riduce e la possibilità che una spedizione venga bloccata aumenta.
Per l’esportazione di alcolici la precisione nei documenti non è più un’opzione. Codici doganali corretti, indicazioni esatte sul contenuto alcolico e dati completi sono indispensabili per evitare controlli e sanzioni. Una spedizione bloccata non solo crea un danno economico immediato, ma può compromettere la fiducia del cliente.
La soluzione esiste: strumenti digitali semplici e veloci consentono di preparare correttamente i documenti, controllare i dati richiesti dai diversi Paesi e integrare questi controlli nei processi logistici. Così, l’intelligenza artificiale delle dogane diventa un’opportunità: spedizioni più sicure, clienti soddisfatti e rischio di sanzioni minimizzato.
Fonti:
Department of Homeland Security, AI Center of Excellence. (s.d.). AI Use Case Inventory: U.S. Customs and Border Protection (CBP). https://www.dhs.gov/ai/use-case-inventory/cbp
Liberatore, F. (2023, 23 Ottobre). Obiettivo: dogana full digital. ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale). https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/obiettivo-dogana-full-digital-147693
Progetto CORDIS. (s.d.). CBP – Customs Border Protection (ID: 101226029). Commissione Europea. https://cordis.europa.eu/project/id/101226029
