Perché le cantine devono saper gestire i propri dati?

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Un mondo sempre più digitalizzato, spinge le cantine ad adattarsi verso nuove forme di rilancio e crescita del proprio business. I metodi per mantenere vivo un rapporto nel lungo periodo con il cliente, una volta conclusa la fase di degustazione in cantina, diventano quindi oggetto di grande attenzione. 

Al giorno d’oggi, osservare passivamente la fase di degustazione-vendita in cantina non è più sufficiente. La raccolta e analisi dei dati, intesa come business intelligence, viene allora in soccorso all’imprenditore vitivinicolo. Parliamo di un metodo per definire una strategia che sia in grado di apportare valore e vantaggio all’azienda in termini di utilizzo reale. Esistono diversi software e sistemi creati appositamente per aiutare le cantine a gestire il mondo del marketing guidato dai dati – il cosiddetto data driven marketing -.

Ma, affacciandosi verso le soluzioni del mondo digitale, ci si ritrova davanti ad un mare magnum di offerte, talvolta capaci di disorientare anche il può oculato imprenditoreIn tale frangente iniziano anche a delinearsi nuove e sfide e incognite.

Come...

➢  Raccolgo e analizzo i dati dei miei clienti
➢  Mantengo il controllo sul mio business se non sono in possesso di tutti dati relativi alle vendite?
➢  Voglio pensare e strutturare il rapporto con il cliente in un mondo sempre più interconnesso e digitale

Le sfide dell’era digitale

Queste sono solo alcune delle questioni che si ritrova ad affrontare qualsiasi cantina, dalla realtà più piccola a quella più grande. La maggiore difficoltà si pone però quando la cantina non è in possesso dei dati dei propri clienti. Più comunemente la motivazione risiede nel fatto che l’impresa si affida ad intermediari, che trattengono parte dei dati del consumatore, o perché è essa stessa a scegliere di non raccoglierli e analizzarli. 

Ciascuna scelta determina per l’imprenditore un nuovo modo di approcciarsi alla relazione con il proprio cliente: da quello abituale, a quello saltuario, per finire all’enoturista in visita per la prima volta. 

Farsi guidare dai dati aiuta non solo a migliorare le proprie performance di vendita. Aiuta anche a stabilire dei trend attendibili per il futuro, a sapere come affrontare i cambiamenti e tenere monitorato l’andamento.

Il magico rituale della degustazione, tra un calice di rosso e uno di bianco, è il terreno più fertile per partire con la raccolta e lo studio vis-à-vis delle preferenze dei propri consumatori. Da qui, oggi però si rende necessario anche un passaggio al mondo digitale, dove si rinforza sempre più la fase di fidelizzazione del cliente. 

 

Deriverebbe proprio da questa nuova fase l’esigenza di mantenere sotto stretto controllo tutti i dati della propria azienda. Non solo per creare una strategia di vendita di valore, ma anche per trarre il massimo beneficio dalla relazione con il consumatore. Dotarsi di un proprio e-commerce per interfacciarsi con il mondo diventa quindi la soluzione ideale, ma allo stesso tempo, anche l’unico modo per avere il totale controllo sui propri dati anche in rete

Con il nuovo Plug-in Direct from Italy Accise la raccolta dei dati diventerà parte attiva e integrante del business della tua azienda. A partire dalla vendita diretta dal punto vendita in cantina con associazione di spedizione, per spostarsi poi anche nel tuo e-commerce in rete. Un unico strumento che ti permetterà di avere tutto sotto controllo e la gestione dei dati a tua completa disposizione. 

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