Dividere il costo del prodotto dalla spedizione NON è corretto… Perché?

Vendita diretta all'estero - split payment

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"Per molte aziende dividere il costo del prodotto dalla spedizione è una pratica comune nella vendita diretta all'estero. Spesso, tuttavia, questa procedura non è corretta"

Quante volte un turista in visita presso la tua azienda ha chiesto di farsi spedire il tuo alcolico a casa sua?

La vendita diretta è una delle più grandi soddisfazioni per un produttore di alcolici, ma quando, dopo l’acquisto, devi spedire il prodotto all’estero, bisogna seguire una gestione doganale e fiscale precisa.

Il pagamento delle Accise, dei Dazi, l’apertura e chiusura della pratica doganale e il versamento dell’IVA, sono regolate da ferree normative. Queste non valgono solo nella vendita tramite e-commerce, ma anche da punto vendita. 

Vendita diretta all'estero - split payment

Cos’è lo Split Payment nella vendita diretta all'estero?

Lo split payment funziona in questo modo. Una volta che il turista straniero acquista, ad esempio, il vino nella tua cantina, paga prima il costo del prodotto, come se fosse una vendita in Italia, e separatamente paga la spedizione verso l’estero.

Molte aziende credono che con questo sistema le norme che regolano la vendita diretta, viste in precedenza, non si applichino, e questo è totalmente SBAGLIATO.

Quando lo Split Payment non rispetta le normative?

  1. Regime OSS in Europa: Se spedisci il tuo alcolico a casa del cliente, ad esempio in Europa, il versamento dell’IVA deve rispettare il Regime OSS e le sue soglie, obbligando il venditore a versare l’IVA nello Stato di destinazione. La vendita, quindi, non potrà essere trattata come una semplice vendita in Italia. Inoltre, l’IVA secondo OSS dovrà essere versata anche su accise/dazi e sulla spedizione. Quì trovi maggiori informazioni sul Regime OSS
  2. Pagamento delle accise e dazi: Gli alcolici, essendo soggetti ad accise e dazi, richiedono una tassa specifica se spediti in alcuni paesi. Anche se l’acquisto è avvenuto in Italia, spedendo l’alcolico a casa del cliente, ad esempio parlando di Unione Europea, l’accisa deve comunque essere pagata.
  3. Apertura e chiusura della pratica doganale: È obbligatorio aprire e chiudere la pratica doganale per ogni ordine diretto verso l’estero, con l’attestazione delle tasse pagate, anche se, ad esempio, l’accisa sull’alcolico per quel paese è pari a zero.

Dividendo il costo del prodotto da quello della spedizione, quindi, non avrai la certezza che le tue vendite rispettino queste regole.

Altre aziende, invece, credono che la divisione del pagamento deleghi ogni responsabilità al cliente finale o al trasportatore.

Quando lo Split Payment non è corretto per il venditore?

Dividere il costo del prodotto da quello della spedizione per aggirare le normative, come detto, è totalmente inutile. Questo perchè, anche se il cliente paga la spedizione al trasportatore, se la merce parte dalla tua azienda o da un magazzino riconducibile, è sia l’acquirente che il venditore il responsabile della corretta gestione doganale e fiscale per la spedizione verso l’estero.

La maggior parte dei corrieri effettuano solo il trasporto: non è loro la responsabilità per la gestione doganale e fiscale delle tue vendite.

Leggi l’articolo al riguardo>>

Vendita diretta - split payment

C'è solo un caso nel quale il venditore non deve adempiere agli oneri doganali

Ovvero quando il cliente straniero, dopo aver acquistato l’alcolico, se lo porta a casa con il proprio mezzo. In questo caso, come recita il Testo Unico sulle Accise per l’Europa, non dovrà essere pagata alcuna tassa doganale. Basterà battere lo scontrino con IVA italiana della merce venduta. 

L’assenza di adempimenti doganali, però, non si applica quando il cliente, dopo aver acquistato l’alcolico, si reca in autonomia da uno spedizioniere per farsi spedire il pacco a casa. In questo caso, infatti, dovranno essere rispettati gli obblighi doganali e fiscali per la vendita diretta all’estero che abbiamo approfondito in precedenza. Dal momento che i corrieri non gestiscono per policy le pratiche doganali per queste spedizioni, in caso di controlli il cliente finale può essere sanzionato.

Una magra consolazione, visto che un cliente sanzionato per questo tipo di acquisti è un cliente perso, specialmente se lo hai indirizzato tu verso uno spedizioniere per farsi spedire la merce, senza avvisarlo riguardo le normative vigenti e i suoi obblighi.

Cosa dovresti fare?

Come detto in precedenza, la maggior parte dei trasportatori non gestisce per te la burocrazia fiscale e doganale per questo tipo di vendite. 

Se non hai per ogni ordine una rendicontazione delle accise e dazi pagati, e dell’IVA versata correttamente, allora hai un problema e, in caso di controlli, potresti incorrere in sanzioni.

La soluzione, però, esiste ed è molto semplice. Informati sulle policy dei tuoi corrieri e sulle norme vigenti per la vendita diretta all’estero, così da utilizzare procedure a norma e sfruttare senza pensieri il canale D2C.

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