IVA: il fisco UE dichiara guerra alle frodi degli E-commerce

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"Fisco UE digitale dal 2024: nuove regole per
E-commerce, comunicazioni trimestrali sui pagamenti transfrontalieri per contrastare le frodi fiscali"

Il fisco UE si fa digitale e punta il mirino sugli E-commerce a partire dal 2024. Dal 1° gennaio 2024, i fornitori di servizi di pagamento sono tenuti a inviare all’Amministrazione finanziaria, con una periodicità trimestrale, i dettagli relativi ai pagamenti transfrontalieri effettuati mediante carte di credito o debito. Questa nuova disposizione è il risultato della direttiva dell’Unione Europea 2020/284, concepita per contrastare le frodi fiscali nell’ambito dell’e-commerce.

Le istruzioni sulla comunicazione da trasmettere sono state fornite dall’Agenzia delle Entrate attraverso un provvedimento datato 20 novembre 2023, inserendosi così nel contesto normativo europeo.

È importante notare che questo flusso di informazioni non è limitato all’Italia; le autorità fiscali dei singoli Stati sono tenute a trasmettere tali dati al sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti denominato CESOP.

Dal provvedimento del 20 novembre 2023, emerge quindi un sistema di tracciamento incrociato dei pagamenti online.

 

Istruzioni all’uso: come deve avvenire la comunicazione dal 2024 all’Agenzia delle Entrate?

A ogni trimestre, i prestatori di servizi di pagamento per i quali l’Italia è il Paese di origine dovranno trasmettere le informazioni in loro possesso tramite il SID (Sistema di Interscambio Dati). Alcuni dei dati richiesti riguardano:

  • il BIC o altro codice identificativo d’azienda che identifichi il prestatore di servizi di pagamento;
  • il nome o la denominazione commerciale del beneficiario del pagamento che figura nella documentazione del prestatore di servizi di pagamento;
  • i dettagli dei pagamenti transfrontalieri indicati all’articolo 40-ter del Decreto IVA.

Questi e molti altri i punti specificati nel provvedimento, la strategia UE non si limita alle però alle sole comunicazioni da parte delle imprese, ma nell’occhio del ciclone c’è il CESOPil sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti.

Questo sistema, paragonabile ad un grande calderone di informazioni provenienti dalle diverse Amministrazioni Finanziarie dei diversi Stati UE, avrà il compito di contribuire al contrasto delle frodi, archiviando, aggregando e analizzando per ogni singolo beneficiario tutte le informazioni relative all’IVA sui pagamenti trasmesse dagli Stati membri.

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