"Il mercato dei superalcolici in Italia sta vivendo un periodo d'oro, con un fatturato di 5 miliardi nel 2022. Con la nascita di nuove aziende e un pubblico sempre più ampio, quale futuro offre questo settore?"
Negli ultimi anni il mercato degli spirits in Italia è in crescita costante, sia nel mercato nazionale che in quello internazionale.
Il settore ha raggiunto ricavi complessivi di 5 miliardi di euro nel 2022, di cui 1,7 miliardi di export. La crescita è continuata anche nel 2023, con l’aumento di fatturato totale del 4,9%.
Questo ci dice che le nostre bevande spiritose piacciono molto, sia in italia che all’estero, ottenendo degli importanti riconoscimenti anche a livello istituzionale. Dal 2023, infatti, in Italia possono essere formati consorzi per tutelare anche i superalcolici.
Come si può osservare, in questi ultimi anni le nostre bevande spiritose stanno aumentando considerevolmente le proprie vendite, con liquori e amari al primo posto come fatturato. Parlando nello specifico degli amari, infatti, in particolare quelli artigianali stanno vivendo un grande aumento di popolarità: scelti come digestivi post-cena e prodotti di punta di nuovi locali.
Tuttavia, il superalcolico maggiormente in ascesa nelle preferenze dei consumatori, in particolare tra i più giovani, è senza dubbio il gin.
Il gin, infatti, sta realmente trainando il settore degli spirits in Italia, in particolare portando all’apertura di nuovi locali. La sua grande popolarità è dovuta certamente al suo ampio utilizzo come ingrediente madre nella mixology ma, ultimamente, si sta facendo portatore di nuovi gusti e sperimentazioni eccentriche, ad esempio attraverso aromi fruttati, che piacciono molto. Il gin sta crescendo anche nel canale Ho.Re.Ca, con un incremento nelle referenze disponibili: passando da 31 a 52 etichette soltanto dal 2019 al 2022.
Di fronte a questa rapida crescita del settore dei superalcolici, perciò, è fondamentale capire cosa cercano i nuovi consumatori in questi prodotti.
La risposta è molto semplice: autenticità.
Chi ama degustare i nostri superalcolici sceglie prodotti naturali, sostenibili e artigianali: vuol dire avere la possibilità di costruire un rapporto diretto con il produttore.
Questa tendenza sempre più in crescita, infatti, ha portato alla nascita di numerose microdistillerie e nuove etichette, in particolare proprio nel segmento del gin e degli amari, che cercano di rispondere a queste esigenze.
Il settore degli spirits in Italia è in crescita: Come dare linfa vitale ai nuovi produttori?
Per prima cosa, è essenziale che questa costellazione di micro aziende si apra capillarmente alla vendita, valorizzando il rapporto con clienti finali sempre più presenti, sia a livello nazionale che internazionale.
Gli strumenti per raggiungere questi obiettivi ci sono tutti, anche a livello istituzionale. Dal 2023, infatti, il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha decretato la possibilità di formare consorzi di tutela anche per le bevande spiritose.
Una rivoluzione salutata con entusiasmo proprio per la possibilità di aiutare le aziende produttrici a valorizzare il loro mercato anche all’estero.
Il mercato degli spirits in Italia è in piena espansione, grazie alla nascita di nuove aziende ed etichette, alla crescente domanda di prodotti artigianali e sostenibili e ad un forte export. Ed ora, ha tutti gli strumenti, anche istituzionali, per ottenere risultati ancora migliori negli anni a venire.
Gli ingredienti per continuare ad espandere questo settore ci sono tutti. Sta alle nostre aziende e produttori saper sfruttare queste grandi opportunità, investendo in modo corretto e valorizzando il rapporto con i nuovi consumatori.